Questa è la storia di una Campania vinicola fuori dai classici schemi ed itinerari. Siamo nell'Alto Casertano, ai confini con il Lazio, in piena "Terra di Lavoro" di pasoliniana memoria....in effetti, girando tra i tornanti di queste valli, tra brulle radure e boschi di castagno, e osservando i volti, i modi spicci e diretti di questa gente, non puoi non restare affascinato da queste terre intrise di "fatica" e cultura contadina.
Alle pendici del vulcano spento di Roccamonfina, nel comune di Galluccio, i fratelli Telaro sono ormai una realtà consolidata nella zona. L'azienda possiede circa 85 ettari di vigneti, di cui 35 certificati bio. Qui l'aglianico raggiunge una notevole eccellenza; basti anche pensare che sull'altro versante del vulcano, Galardi, altra splendida realtà locale, produce il superpremiato "Terra di Lavoro" a base appunto di aglianico e piedirosso.
Arrivati presso la cantina aziendale, l'ampiezza dell'anfiteatro di vigneti che ci troviamo di fronte cattura l'attenzione anche del più distratto visitatore. Terreno vulcanico ricco di potassio, buona ventilazione e una forte escursione termica con estati calde e inverni freddi garantisce un ottima maturazione fenolica delle uve.
Da un recente progetto aziendale portato avanti con Paolo Bernabei nasce questa falanghina: si è voluto chiamarla "Femmena" per comunicare l'immagine di un vino unico e suadente "ispirato alla nostra regione", sfruttando anche l'utilizzo di un packaging accattivante. Grazie a basse rese per ettaro si è riusciti a dare a questo vino un impronta "succosa", con profumi che partendo da note sulfuree e si aprono verso il tipico varietale fruttato della falanghina (agrumi, pesca e melone). Al sorso ha un attacco dolce e suadente, ammaliante, per poi virare verso una vivace freschezza gustativa e un ritorno di mineralità che rinnova l'invita alla beva. Chiude il finale su note mielose.
Azienda F.lli Telaro
Contrada Calabritto - Galluccio (CE)
info@vinitelaro.it
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