L'evento dedicato ai grandi bianchi della provincia di Avellino, promosso e gestito in modo impeccabile dall'agenzia di comunicazione integrata Miriade & Partners, ha presentato agli "addetti ai lavori" le ultime annate di Fiano di Avellino e Greco di Tufo Docg. Quarantuno cantine irpine hanno occupato la scena nei saloni dell'Hotel La Locandina ad Aiello sul Sabato, creando le condizioni per un tasting ideale.
Per impegni personali sono ahimè riuscito a partecipare solo alla sessione dedicata al Fiano. Ecco alcune impressioni in merito ai vini presenti in degustazione. Innanzitutto, per quanto riguarda l'annata, la 2011 pur essendosi presentata come un annata abbastanza calda, non sembra aver intaccato la freschezza gustativa e la straordinaria mineralità di questi vini.
Inoltre, in degustazione c'erano anche alcune 2010, e qui risulta evidente il potenziale evolutivo del Fiano, che nel tempo acquisisce sentori "tipici" di nocciola, mandorla e piccola pasticceria molto chiari e definiti.
Inoltre, in degustazione c'erano anche alcune 2010, e qui risulta evidente il potenziale evolutivo del Fiano, che nel tempo acquisisce sentori "tipici" di nocciola, mandorla e piccola pasticceria molto chiari e definiti.
I vini
Fiano di Avellino Vigna della Congregazione - Villa Diamante (89)
Fiano di Avellino Particella 928 2011 - Cantina del Barone (88)
Naso emozionante, complesso, ti invita a una continua scoperta...rimanda a profumi che spaziano dai fiori di zagara, alla pesca gialla, al tostato. Finale già lunghissimo. Grande classe ed eleganza.
Fiano di Avellino Particella 928 2011 - Cantina del Barone (88)
Potenza, alcol e struttura. Emergono al naso note principalmente tostate e mandorlate piuttosto "selvatiche", ma secondo me molto intriganti, che ritornano al palato e chiudono il finale. Grasso e materico.
Fiano di Avellino 2011 - Ciro Picariello (87)
Mineralità sulfurea e grande acidità dominano nei Fiano del buon Ciro, e anche questa annata ne rappresenta una conferma. Secondo me ancora un pò chiuso ma lascia intravedere grandi potenzialità. Fiano "di montagna".
Fiano di Avellino 2010 - Urciuolo (86+)
Rimarca appieno tutta la tipicità evolutiva del vitigno con timbri minerali (anche idrocarburi) e tostati alla grande. In bocca resta una marcata e diretta freschezza "agrumata". Ricco e avvolgente.
Fiano di Avellino 2010 - Urciuolo (86+)
Rimarca appieno tutta la tipicità evolutiva del vitigno con timbri minerali (anche idrocarburi) e tostati alla grande. In bocca resta una marcata e diretta freschezza "agrumata". Ricco e avvolgente.
Fiano di Avellino 2011 - Colli di Lapio (86+)
La prima cosa che sovviene al naso è una intrigante mineralità "zolfosa" unita a delicati sentori floreali di ginestra e note nocciolate/mandorlate. In bocca resta "dolce" ma ancora fresco e potente. Un "classico" che si conferma.
Fiano di Avellino 2011 - Sella delle Spine (86+)
Una interpretazione "diversa" di Fiano dagli intensi sentori agrumati ed esotici, accompagnati da una gradevole vena speziata e note tostate, di piccola pasticceria e biscotto. Direi ammaliante.
Fiano di Avellino 2010 - Rocca del Principe (86)
Grande bevibilità per questo Fiano che gioca su una sferzante acidità, delicate note "gliceriche" e una fine e persistente mineralità che allinea tutte le varie componenti gustative. Un Fiano "for dummies".
Fiano di Avellino Sarno 1860 2011 - Tenuta Sarno 1860 (86)
Giallo oro antico. Materico, possente, mostra interessanti ricordi di ginestra, nocciola, e alla lunga emerge anche una nota "biscottata". Interessante.
Fiano di Avellino Donatus 2011 - Di Marzo (86)
Gioca su note più floreali e fresche degli altri. Sorso comunque abbastanza potente, mantiene la tipicità del fiano. Giovane ma deciso.
Fiano di Avellino 2011 - Tenuta Ponte (86)
Interpretazione tradizionale, naso che esprime una evoluzione verso sfumature tostate e affumicate già in atto. In bocca cambia completamente registro, permanendo una giovanile e fresca acidità accompagnata da una presenza signorile. Signori si nasce!
Fiano di Avellino 2010 - Salvatore Molettieri (85+)
Apre su note sulfuree, poi emergono fini sentori tostati. Acidità bilanciata da un sorso pieno, corposo, potente. Sorpresa!
Fiano di Avellino 2011 - Pietracupa (85)
Naso verticale e fine. A parte qualche nota tostata e di pasticceria, l'ho trovato però ancora un pò chiuso e scomposto. In bocca è caldo, intenso, elegante e di buona freschezza. Da rivedere dopo un pò di bottiglia...
Fiano di Avellino 2011 - Donnachiara (85)
Ottima nota tostata e ricordi di timo e bergamotto, complessità ancora in divenire. Grande potenza alcolica non equilibrata però da adeguata freschezza gustativa. Incompiuto?
Fiano di Avellino Alimata 2011 - Villa Raiano (85)
Giallo paglierino pallido, viaggia su fresche e giovanili note di frutta agrumata. Affilato ma gentile in bocca, ha un buon equilibrio tra freschezza e mineralità. Easy.
Fiano di Avellino Vino della Stella 2009 - Joaquin (85)
Stile che gioca molto sulla potenza alcolica e che tende a coprire i sentori tipici del vitigno. Gradevole finale ammandorlato. Teso e severo.
Fiano di Avellino Selezione 2010 - Michele Contrada (85)
Naso tipico, riflette l'annata senza spiccare per complessità. Sorso semplice dove emerge una buona freschezza agrumata.
Fiano di Avellino Pendino 2011 - Colli di Castelfranci (85-)
Fiano di Avellino 2010 - Di Prisco (85-)
Fiano di Avellino 2010 - Vigne Guadagno (84+)
Fiano di Avellino Pendino 2011 - Colli di Castelfranci (85-)
Agrumato, sottile, pungente, mostra notevole struttura corredata da tanta sapida mineralità.
Fiano di Avellino 2010 - Di Prisco (85-)
Ancora un pò timido e verticale, ha bisogno di tempo per acquisire complessità. Buona la freschezza e un accenno di mineralità che non si percepisce all'olfattiva. C'è qualità.
Fiano di Avellino Pietracalda 2011 - Feudi S. Gregorio (85-)
Interpretazione "commerciale" ma onesta, si apre su delicati e lievi sentori tostati e floreali. Molto meglio in bocca, dove gioca molto su una succosa sapidità e freschezza. Già pronto.
Fiano di Avellino 2010 - Vigne Guadagno (84+)
Giallo paglierino scarico. Fine e verticale, ma con una mineralità quasi "salmastra" che ne compensa ed equilibra la struttura.
Fiano di Avellino 2011 - D'Antiche Terre (84)
Semplice e piuttosto verticale nei suoi sentori floreali e di nocciola. Sorso caldo che copre una componente fresco/minerale ancora scomposta e in divenire.
Fiano di Avellino Terre del Principato 2011 - La Marca (83)
Molto caratteristica la nota tostato-mandorlata che sfuma verso sfumature vanigliate. Sottile, spicca in agrumata freschezza.
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