sabato 10 marzo 2012

Un viaggio nel Chiantishire...alla ricerca del Gallo Nero

Tanto per cominciare partiamo con un pò di numeri....diciannovesima edizione, 150 produttori tra le più prestigiose aziende del Chianti Classico. Stiamo parlando dell'anteprima Chianti Classico 2012, tenutasi quest'anno alla stazione Leopolda a Firenze, in cui sono state ufficialmente presentate l'annata 2009 e la riserva 2008.

A tirare le somme di questa giornata e di questo viaggio all'interno delle sottozone del Chianti Classico (Radda, Greve, Gaiole, Castellina, Castelnuovo Berardenga, San Casciano Val di Pesa) possiamo dire che il 2009 è un annata strana, non grandissima, ma sicuramente già pronta (rispetto ad altre annate) e di facile lettura. I vini assaggiati, a parte qualche eccezione, mancano di profondità e di un allungo "da campione". Andando nel dettaglio, ho molto apprezzato quelli della zona di Lamole: anche se difettano di struttura (rispetto alle altre sottozone) hanno una tale finezza ed eleganza nei profumi che li caratterizzano e li differenziano rispetto a tutti gli altri Chianti in degustazione, di cui la maggior parte oramai sostanzialmente simili e assimilati al gusto internazionale (tanto legno e gusto cioccolatoso/marmellatoso). Da citare, Podere Castellinuzza (eccezionale la riserva 2009 Paolo Coccia), Castellinuzza e Piuca e I Fabbri (nota di menzione per Terra di Lamole 2009).

Un altro territorio che ha dato qualche buon risultato è stato Greve in Chianti, dove spicca un outsider, almeno per me visto che non lo conoscevo...si tratta di Candialle, azienda sita precisamente a Panzano, che ha presentato un 2009 a mio giudizio il Chianti più equilibrato di tutta la manifestazione. Degni di nota anche la Riserva Petresco 2007 de Le Cinciole e il Chianti Classico 2009 di Montefioralle (vinificazione in cemento e poi barrique).

Passando a Gaiole, qualche conferma per me, come Casa al Vento (Aria 2009) o Fattoria San Giusto a Rentennano (ottimi sia il base 2010 che la riserva Le Baroncole 2009), ma anche grosse sorprese, tra tutti Podere il Palazzino (Grosso Sanese 2007), così come Rocca di Montegrossi e Riecine.

In una zona minore come quella di Barberino Val d'Elsa, conosciuta soprattutto per il Cepparello di Isole e Olena, ho trovato ben fatta la Riserva 2007 del Castello di Monsanto.

Per quanto riguarda infine Radda in Chianti, non si sbaglia con la Riserva Coltassala di Castello di Volpaia, ma tra gli altri, sicuramente da citare il Chianti 2009 de Il Barlettaio e Monteraponi.

Alla prossima!!

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