giovedì 6 dicembre 2012

Una breve cronaca da Sparkle 2013 Roma

La presentazione della guida Sparkle Bere Spumante 2013 si è trasformata in un’occasione imperdibile per gli appassionati della Capitale che hanno avuto l’opportunità di ritrovare, tutti insieme, i più bei nomi del mondo spumantistico nazionale. Più di 4.000 persone hanno affollato, sabato 1 dicembre, le sale dell’Hotel Excelsior di via Veneto per degustare le oltre 250 etichette delle 70 cantine partecipanti in rappresentanza di 13 regioni italiane.
Una guida che, in questa edizione, presenta ben 924 vini; con la Lombardia sul gradino più alto del podio (335 etichette delle quali ben 268 "Made in Franciacorta") seguita a ruota dal Veneto (329 etichette, con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore a farla da padrone con 258 vini).
Un successo nel successo è stato poi quello ottenuto dal Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP che, in collaborazione con il Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP, ha allestito uno splendido corner che è diventato meta dei gourmet capitolini.
Aldilà delle connotazioni modaiole che hanno assunto le bollicine negli ultimi anni, gli assaggi della serata hanno mostrato molte conferme e qualche (almeno per me) novità, anche se alcune realtà sono in un tono minore per il millesimo presentato.
Tra i Franciacorta, ho trovato splendide conferme in Uberti sia per quanto riguarda il Comarì del Salem 2007 (chardonnay e pinot nero), quest'anno a livelli straordinari, sia per il Sublimis 2006 (chardonnay). Un pò sotto tono rispetto agli altissimi livelli a cui ci ha da sempre abituati il Ca' del Bosco Annamaria Clementi 2004, poco profondo soprattutto alla gustativa, mentre non si può dire lo stesso dell'altro nobile franciacortino, e cioè il Monte Rossa Cabochon 2008, che si dimostra elegante ed equilibrato. Ottimo anche il Brut Blanc de Blancs 2008 de Le Marchesine, preciso e grintoso.
Passando al versante piemontese, c'è un vino che mi emoziona ogni volta che lo assaggio: si tratta della Riserva d'Antan de La Scolca, sia nella versione Brut che Rosè. Sono d'accordo con la descrizione che ne viene data in guida: affascinante, seducente e coinvolgente. 
In Trentino-Alto Adige, altro caposaldo spumantistico nazionale, ottime prestazioni di Letrari (soprattutto la Riserva Brut 2007), Maso Martis (quest'anno Rosè Brut da paura), solite conferme da Abate Nero Domini 2008 e Riserva Altemasi Graal 2005; la vera sorpresa è stata Haderburg, cantina altoatesina, con il Pas Dosè 2008 ma soprattutto con uno stratosferico Riserva Hausmannhof Brut 2003 (si avete capito bene!!), di una complessità olfattiva, grassezza e sontuosità a dir poco straordinarie.
Infine, la docg Conegliano Valdobbiadene (cioè per i non addetti ai lavori il meglio conosciuto Prosecco), dove c'è sicuramente da segnalare la volontà da parte di molti produttori di intraprendere un deciso percorso qualitativo del prodotto. Importanti interpreti di questo percorso sono i vari Bortolomiol, La Tordera, Val d'Oca, Andreola, Bisol, Le Colture, Villa Sandi. Vere sorprese per me sono state però realtà che non conoscevo come BiancaVigna e Valdellovo (ottimo l'ExtraDry).
Fuori concorso....Costaripa Brut, raffinato e gentile con deliziosi sentori floreali.

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