sabato 23 gennaio 2010

Fiano di Avellino Colli di Lapio 2006 - Clelia Romano


Clelia Romano rappresenta quella categoria di vignerons a cui non piace stare sotto i riflettori, preferisce piuttosto la serietà dei campi in un territorio straordinariamente vocato. E' questo lo stile che contraddistingue l'azienda, che è sempre stata conosciuta e apprezzata per il suo Fiano, proveniente dai vigneti aziendali di Scarpone, Arianello e Stazzone, tutti tra i 500 e i 550 mt su una collina a cavallo tra i fiumi Calore e Sabato, dove i terreni argillosi e calcarei, la notevole escursione termica e le basse rese per ettaro, regalano vini difficili da dimenticare e che esprimono meglio il loro carattere e la loro eleganza con il passare degli anni. Oggi ho provato ad aprire una bottiglia di questo vino (annata 2006), acquistata un paio di anni fa, sicuro di provare emozioni sincere e curioso di verificare l'evoluzione nel tempo di questo Fiano. Il vino si presenta subito con un colore giallo paglierino non molto carico con riflessi verdognoli. Al naso è in prima battuta sulfureo, con una trama minerale finissima e che non stanca; quando si apre vengono via via fuori dolci sfumature fruttate di pesca gialla e di fiori bianchi, insieme all'immancabile nocciola, tratto tipico dei migliori Fiano. In bocca ha corpo, struttura ma anche tanta eleganza, ben sostenute da viva acidità e dai 13,5° di alcol, favorito dalla vendemmia ritardata all'ultima decade di ottobre. Il finale è tipicamente amarognolo e ammandorlato, da fiano di razza.
Sarà anche il più scontato degli abbinamenti, ma secondo me questo vino dà il meglio di se con un bel piatto di spaghetti ai frutti di mare...

Fiano di Avellino Colli di Lapio docg 2006 (87 /100)
Fiano100%


Clelia Romano
Contrada Arianello, 47 - Lapio (AV)
collidilapio@libero.it



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