venerdì 24 maggio 2013

Azienda Agricola Favaro

Viticoltori a Piverone
"Il nostro lavoro vive e prende forma insieme alla storia della nostra famiglia. Crediamo profondamente nei valori che nascono attraverso la passione, la semplicità e il rispetto per la terra. Anche i nostri vini sono figli di questo pensiero. Nessun segreto e nessuna regola precisa. Amiamo i vini che parlano un linguaggio semplice senza mai essere banali. Questa è la nostra strada e la seguiamo convinti che sia quella giusta". 

Mentre davo uno sguardo alla brochure aziendale, mi ha subito colpito questa frase, in quanto  credo sintetizzi in modo perfetto la filosofia di queste persone nel fare i vini: passione....è quella che si legge negli occhi di Camillo Favaro, quando lo senti parlare dei suoi vini o della Borgogna (altra sua passione!); semplicità...la vedi nei modi di fare schietti e sinceri di queste persone accoglienti, che ti sembra di conoscere da una vita; rispetto per la terra...basta dare uno sguardo al vigneto "Le Chiusure", che si trova accanto alla cantina aziendale, per capire subito che qui le viti vengono trattate con cura quasi come se fossero tanti figli da crescere.
Siamo a Piverone, ai piedi della collina morenica di origine glaciale di Ivrea, la più grande formazione di questo tipo presente in Europa con i suoi circa 20 km di lunghezza. Qui, dai dolci pendii si vede il tranquillo profilo del lago di Viverone, che giace quieto e pacioso alla base di queste boscose colline. Terreni rocciosi e minerali, altitudine dei vigneti tra i 350 e i 400 metri e sensibili escursioni termiche: tutte caratteristiche che portano a regalare vini dal ricco corredo aromatico e dall'interessante complessità. 
Quella dei Favaro è un'azienda a conduzione familiare nata nel 1992, con papà Benito che si occupa della cura dei circa 3,5 ettari di vigneti e Camillo della gestione dei vini in cantina. 

Sono stato da lui in cantina in una piovosa giornata di aprile, e ho avuto l'occasione di assaggiare qualche chicca della sua produzione. 
I vini di Camillo hanno come denominatore comune personalità ed eleganza: non sono mai scontati, anche quando utilizza vitigni cosiddetti "semplici e popolari" come la freisa. C'è da dire inoltre che ha avuto il merito di importare in Canavese vitigni internazionali come il syrah, che a detta di Camillo, si sposa molto bene con il terroir della zona, regalando vini di spessore e notevole invecchiamento.
Anche se tra le uve a bacca nera si coltivano barbera, freisa, syrah e nebbiolo (prevalentemente usato in blend con gli altri rossi), il vitigno principe in azienda resta sicuramente l'erbaluce, che secondo Camillo, ha delle grandi potenzialità espressive e di invecchiamento. 
L'erbaluce viene qui prodotto in due versioni: "Le Chiusure" dall'omonimo e storico vigneto di proprietà, con vigne allevate a pergola di circa 25 anni, e una versione in legno "13 mesi", che fermenta per metà in acciaio e metà in barrique di rovere dove svolge la malolattica. Camillo ama utilizzare legni sempre scarichi, barrique usate in modo da minimizzare l'impatto delle note legnose e vanigliate nel vino. Si tratta di vini profondi, che raccontano storie, accomunati da una pungente freschezza, una straordinaria vena sapida e una ricchezza olfattiva che non li rende mai banali. Il tutto condito da una sorprendente longevità. Non perdetevi il 2012, che ho avuto la fortuna di assaggiare in prova, e che si presenta già pieno e avvolgente e con una freschezza impressionante, figuriamoci tra qualche mese....

Il "Basy" è un blend di syrah e barbera con una piccola percentuale di nebbiolo, variabile in funzione dell'annata. Elegante nella grana fine dei tannini, si caratterizza per una beva molto "easy" con una sferzante acidità che rende questo vino seppur di buona struttura molto gradevole alla beva e mai "marmellatoso". Tonneaux e barrique per 12 mesi con assemblaggio in vasca d'acciaio e successivo affinamento di 3 mesi in bottiglia.
C'è pure un rosato di nebbiolo e barbera, il "Rosacherosanonsei". Macerazione a freddo sulle bucce per 8/10 ore e affinamento in vasche di acciaio, per un vino fine, mai invadente, ma comunque con tutta la struttura che può donare un vitigno importante come il nebbiolo. 
Oltre ai vini elencati, l'azienda produce anche una freisa (F2), un passito di erbaluce (prodotto ogni due anni circa) e un syrah in purezza, il Rossomeraviglia, un vino che mi ha emozionato già solo nel leggere la dedica fatta alla donna amata, che non ho avuto modo di assaggiare e che quindi saranno oggetto di un prossimo post. 

Azienda Agricola Benito Favaro
Strada Chiusure 1/bis
Piverone (TO)
info@cantinafavaro.it

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