sabato 18 maggio 2013

Verticale di Carema Riserva - Cantina Produttori di Carema


La coltivazione della vite a Carema vanta una tradizione millenaria, e che ha riscosso nel corso dei secoli meritati riconoscimenti. Qui, in questa stupenda conca che fa da spartiacque tra il Piemonte e la Valle d'Aosta, i caratteristici vigneti a pergola, sorretti da bianchi pilastri in pietra e calce, i "pilun", e terrazzati grazie a muraglioni a secco, contribuiscono alla creazione di un imponente effetto scenico, che si apre agli occhi del visitatore quando abbandoni la serra morenica di Ivrea e percorri l'autostrada che porta verso Aosta. 
Come avevamo già sottolineato in un precedente post, il nebbiolo si presenta a Carema con caratteristiche che lo rendono diverso rispetto a quelli langaroli, potente e corposo, ma altresì fine e delicato al tempo stesso. Grazie a Viviano Gassino, presidente della Cantina Produttori Nebbiolo di Carema, ho avuto l'opportunità di fare una verticale di Carema Riserva con le ultime dieci annate in bottiglia dal 2009 al 2000 (il millesimo 2001 non è stato prodotto). 
Il Carema Riserva DOC (etichetta bianca) è ottenuto interamente da uve nebbiolo, e segue un'invecchiamento minimo di 3 anni di cui almeno 18 mesi in botte grande di rovere o castagno, come stabilito nel vigente disciplinare (introdotto a partire dalla vendemmia 2010). A onor del vero quindi, tutti i campioni in degustazione sono stati prodotti secondo il vecchio disciplinare, il quale invece prevedeva sempre 3 anni di invecchiamento, di cui 2 anni in legno grande.

Carema Riserva 2009 - Vino ancora in affinamento e non uscito in commercio (esce a dicembre), presenta ovviamente ancora sentori vegetali e verdi e un tannino ancora un pò legnoso e ruvido da affinare, il che rende difficile la valutazione e ci suggerisce di aspettare ancora un pò.


Carema Riserva 2008- Vino ancora giovane, ma dall'ottimo potenziale evolutivo. Rigoroso, misurato ed elegante esprime un'ottima materia, con un esplosione al naso di note balsamiche, speziate e floreali (rosa). In bocca è carnoso e polposo e con un tannino elegante ma ancora non pienamente maturo.

Carema Riserva 2007 - Molto più maturo e avanti nell'evoluzione, si presenta con un rosso che vira verso il granato. Più fine nella struttura dei suoi "fratelli", ha un bel naso balsamico e mentolato molto sviluppato, ma anche una succulenta mineralità.

Carema Riserva 2006 - Millesimo vivace e meno austero del solito nell'esprimere le sue caratteristiche sapide e aromatiche: toni caldi di confettura di amarena e visciola, sfumature balsamiche che ritornano in bocca con un buon equilibrio e ben si amalgamano con un tannino levigato di buona fattura.

Carema Riserva 2005 - Spessore, misura e soprattutto equilibrio sono le caratteristiche di questo vino dove tutti gli elementi sembrano amalgamarsi alla perfezione: sviluppo e progressione dei profumi, mineralità, colore, tannini decisi e una sferzante acidità.

Carema Riserva 2004- Un po' più spento e chiuso nelle varie componenti rispetto al 2005, mantiene comunque un ottimo impianto e un equilibrio generale notevole. Insieme al colore che comincia a virare verso l'aranciato, cominciano a emergere note ematiche e ferrose che diventano "tipiche" anche delle annate precedenti.

Carema Riserva 2003 - Risente dell'annata calda, con profumi più "marmellatosi" e struttura meno fine rispetto agli altri, mantiene nonostante tutto una vivace e pungente acidità e un tannino ancora graffiante ma mai aggressivo.

Carema Riserva 2002 - Aranciato ma vivo e brillante nel colore. Naso in po' chiuso e ritroso, ma bisogna aspettarlo per apprezzarlo appieno: note iodate e balsamico-mentolate, trama sottile minerale tipica del terroir che si mescola con le note ferrose già evidenziate in altre annate. Profilo tannico setoso ma affilato. Gran carattere, non sembra risentire del tempo.

Carema Riserva 2000 - Un vino per cui il tempo sembra essersi fermato. Emozioni allo stato puro, la materia è ancora viva nel bicchiere e sembra dirti che rimarrà così ancora per molto...come la tagliente e rinfrescante acidità, i tannini levigati e fini di elegante fattura, la mineralità "ferrosa", il tutto immerso in una struttura piena, vellutata, morbida e mai eccessiva. 

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