mercoledì 23 novembre 2011

Sparkle 2012, le bollicine d'Italia in degustazione - Roma, 26 Novembre

Sabato 26 Novembre dalle 16 alle 21.30 - Grand Hotel Excelsior, Via Vittorio Veneto 125 ROMA

È una delle pubblicazioni più attese tra quelle di settore. Stiamo parlando di Sparkle-Bere Spumante, la guida che ogni anno la rivista Cucina & Vini dedica alle bollicine italiane. Un prezioso vademecum per appassionati e winelovers che, soprattutto in vista delle festività natalizie, vogliano muoversi nel variegato mondo del vino spumante secco italiano. Un mondo in crescita, come certifica una recente ricerca svolta dal Cermes-Bocconi, che certifica un incremento del 4,7% nella vendita delle bollicine made in Italy, in controtendenza con il mercato del vino che subisce una flessione generale dell’11,6%.

L’attenzione per le bollicine sale di anno in anno – commenta Francesco D’Agostino, Direttore di Cucina & Vini e curatore di Sparkle – così come aumenta l’impegno dei produttori. Per mesi abbiamo assaggiato ottime etichette, molte delle quali saranno in degustazione sabato 26 novembre presso l’Hotel Excelsior di Via Veneto.Contiamo di ripetere il successo dello scorso anno, quando quasi 2.000 persone furono ospiti della nostra manifestazione”.

Gli appassionati potranno compiere una sorta di viaggio ideale tra le più importanti tipologie del bere sparkle italiano: Franciacorta, Prosecco Superiore, Trento, Oltrepò Pavese senza dimenticare piacevoli sorprese e conferme da altra realtà come Puglia, Abruzzo, Umbria. Per questa edizione, poi, una piacevole sorpresa che risulterà particolarmente gradita agli appassionati: la degustazione ospiterà anche una selezione di Champagne.

E così per un giorno Roma diventa la Capitale Mondiale delle Bollicine – sottolinea D’Agostino Ma ovviamente quelle italiane restano le vere protagoniste della manifestazione, forti anche di una qualità in costante ascesa. Confesso che il panel di Cucina & Vini ha faticato non poco quest’anno a contenere il numero delle 5 sfere, il massimo dei punteggi della nostra guida, perché abbiamo degustato davvero tante etichette straordinarie”.

E infatti le “5 sfere” passano dalle 39 dello scorso anno alle 47 del 2012. Ma tutta la guida cresce per questa edizione. Le etichette presenti nelle pagine di Sparkle saranno oltre 845, contro le 746 del 2011.

Biglietto ridotto (solo ingresso) 5€, Biglietto intero (ingresso + guida) 10 €

Per info: Cucina & Vini tel.06 98872584


Meditazioni golose - Go Wine - Roma, 29 Novembre

Hotel Quirinale, Via Nazionale 7 - ROMA

Piccolo giro d’Italia tra vini dolci, autoctoni rari, bollicine, vini rossi, passiti, grappe e abbinamenti sfiziosi.

Ad un mese dal Natale, Go Wine, associazione nazionale di consumatori turisti del vino, conclude il 2011 a Roma con una serie di proposte che rappresentano tanti modi e volti per apprezzare il vino italiano attraverso tipologie, stili e storie diverse.

Compiremo nelle sale dell’Hotel Quirinale un piccolo viaggio lungo l’Italia alla scoperta di gusti e sapori, alla ricerca di suggestioni e di qualche suggerimento per i vini delle feste.

La degustazione in forma di banco d’assaggio sarà allestita con la presenza di prodotti di eccellenza della gastronomia.

Programma e orari:

Ore 17,00 – 19,00: Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali (titolari di Ristoranti, Enoteche e Wine Bar)

Ore 19,00: Apertura Banco d’Assaggio al pubblico alla presenza delle aziende

Nel corso della serata breve conferenza di presentazione

Ore 22.00: Chiusura Banco d’Assaggio

Partecipano al banco d’assaggio le aziende:

Barberani – Orvieto (Tn); Compagnia dei vini di Manduria – Agicola Erario – Manduria (Ta); Cantine Colosi – Giammoro (Me); Casa Roma – San Polo di Piave (Tv); Consorzio Tutela Lessini Durello – Soave (Vr); Giordanino Teresio – Costigliole Saluzzo (Cn); Di Majo Norante – Campomarino (Cb); Lis Neris – San Lorenzo Isontino (Go); Tamburello – Palermo; Antica Distilleria Domenico Sibona – Piobesi d’Alba (Cn); e inoltre… l’olio e i prodotti tipici di Nicola Monterisi – Andria (Bt);

Il costo della degustazione è di € 15,00 (€ 10,00 Soci Go Wine, € 12,00 Soci Ais, Fisar, Onav).

L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata. L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2012.

sabato 8 ottobre 2011

Lo Spumante Italiano secondo Go Wine - Roma, 25 ottobre

MARTEDI’ 25 Ottobre 2011
Hotel Quirinale **** – Sala Verdi e Galleria
Via Nazionale, 7 – Roma

I Terroir Storici e le Bollicine Autoctone

Go Wine prosegue l’attività a Roma per la prima volta con un evento di degustazione dedicato agli spumanti italiani.
Un parterre importante di aziende, di Consorzi e di territori incontrerà direttamente il pubblico, un’enoteca completerà l’offerta della degustazione.

Programma e orari:

Ore 16,30 – 19,00: Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali (titolari di Ristoranti, Enoteche e Wine Bar)

Ore 19,00: Apertura Banco d’Assaggio al pubblico alla presenza delle aziende

Nel corso della serata breve conferenza di presentazione

Ore 22.00: Chiusura Banco d’Assaggio

Al banco d’assaggio le aziende che hanno aderito finora:
Caferro – Vò (Pd); Cantine Monfort – Lavis (Tn); Conte Collalto – Susegana (Tv); Feudi di San Gregorio – Sorbo Serpico (Av); La Tordera – Valdobbiadene (Tv); Le Tenute di Geneagricola – Annone Veneto (Ve); Monte Fasolo – Cinto Euganeo (Pd)

Intervengono i Consorzi di Tutela con un’importante selezione di vini:
Consorzio Trentodoc – Trento; Consorzio per la Tutela dell’Asti – Asti; Consorzio Tutela Lessini Durello – Soave (Vr)

In Enoteca con una selezione di bollicine:
Barbaglia Sergio – Cavallirio (No); Batasiolo – La Morra (Cn); Bellenda - Vittorio Veneto (Tv); Cantina di Gambellara – Gambellara (Vi); Cantine Due Palme – Cellino San Marco (Br); Cantina Produttori del Gavi – Gavi (Al); Cave du Vin Blanc de Morgex et de la Salle – Morgex (Ao); Cieck – Agliè (To); D’Araprì - San Severo (Fg); Grotta del Sole – Napoli; Vallerosa-Bonci – Cupramontana (An); Vallona Fattorie – Castello Serravalle (Bo).

Il costo della degustazione è di € 15,00 (€ 10,00 Soci Go Wine, € 12,00 Soci Ais, Fisar, Onav).

L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata. L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2012.

ATTENZIONE: Per una migliore accoglienza è consigliabile confermare la presenza alla serata ed il numero di eventuali accompagnatori all’Associazione Go Wine, telefonando al n°0173/364631 oppure inviando un fax al n°0173/361147 o un’e-mail a stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di martedì 25/10 p.v..Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

venerdì 7 ottobre 2011

Azienda Agricola PinoGino - Castiglione Chiavarese (GE)

Ogni tanto l'Italia del vino ci presenta delle sorprese, questa volta dalla Liguria, una regione che negli ultimi anni ha visto una netta crescita nella qualità della sua produzione enologica.
Siamo nella frazione di Missano all'interno del comune di Castiglione Chiavarese, dove incontriamo Maria Antonella Pino, titolare dell'azienda PinoGino, azienda familiare della Val Petronio che porta il nome del padre il quale intraprese molti anni fa il lavoro di viticoltore.
Arriviamo in azienda in una calda mattinata di agosto, dopo aver percorso da Sestri Levante la strada statale per Varese Ligure, addentrandoci nell'entroterra ligure tra colline verdeggianti e piccoli borghi abbarbicati su dolci cocuzzoli; e comunque sarà la splendida vista goduta con i monti dell'Appennino ligure che domina sullo sfondo, ma non ci siamo accorti di essere dopo quasi una mezz'ora d'auto e numerose curve e tornanti, a quasi 500 mt di altezza.
L'azienda PinoGino si estende su circa 12 ettari, di cui 3,5 coltivati a vigneto. Vengono utilizzati solo vitigni autoctoni o quanto meno quelli storicamente coltivati in zona, come Vermentino, Pigato e Bianchetta, ma anche con mia sorpresa, Ciliegiolo e soprattutto Moscato.
La gamma aziendale prevede un vino rosso basato su uve ciliegiolo in purezza, il Ciliegiolo Golfo del Tigullio doc, vinificato in acciaio, che dona al vino netti ma delicati sentori di ciliegia, violetta e una sottile vena speziata (pepe) senza mancare di buona acidità e tannicità; interessante e da provare, è anche la versione in rosato, gradevole e di buona struttura.
Tra i bianchi, merita l'assaggio il Vermentino Golfo del Tigullio doc, vino dal colore giallo paglierino vivo, naso intenso di frutta e fiori bianchi, e ottima sapidità. In bocca
si caratterizza per un sorso pieno pur mantenendo un'acidità "limonosa" ben centrata. Molto piacevole e easy è la bianchetta genovese, vitigno a bacca bianca autoctono ligure coltivato nella provincia di Genova e nel golfo del Tigullio, che viene vinificata in una versione spumantizzata (Igt Colline del Genovesato). Il vino dal colore paglierino pallido, presenta un buon perlage fine e persistente, che unito a un'acidità rinfrescante e una discreta base minerale, lo rendono ideale per accompagnare a tutto pasto anche secondi di pesce.
Purtroppo, non ho potuto assaggiare il moscato perchè era finito, ma mi riprometto di ritornarci per assaggiarlo...infatti seppur prodotto in un numero limitato di bottiglie sembra sia il moscato di più lunga tradizione presente in regione.

Azienda agricola PinoGino
Via V. Podestà, 31 - Castiglione Chiavarese (GE)
0185-408036
e-mail: pinogino.az.agricola@tin.it

giovedì 6 ottobre 2011

Moscato d'Asti Surì Sandrinet docg - Cerutti

Canelli si sa è la patria del Moscato, sede di aziende storiche come F.lli Gancia e Cantine Contratto. Salendo da questo ridente centro dell'astigiano verso i bricchi circostanti, si va verso Cassinasco, a circa 350 mt di altezza. Qui l'uva moscato, coltivata nei 6 ettari complessivi di vigna dalla famiglia Cerutti "abbarbicati tenacemente sui pendi di bricchi soleggiati", mantiene un maggiore equilibrio zuccheri/acidità, dando così vita a questo interessante vino, che unisce a un elevato residuo zuccherino (circa 125 gr/l) tipico di questa categoria di vini, un'ottima spina acida e una rinfrescante freschezza gustativa dovuta alla posizione collinare dei vigneti. Al naso profuma di pera e di delicati fiori bianchi e in bocca la buona qualità delle bollicine e la gradevole acidità puliscono perfettamente il palato invitando nuovamente alla beva. L'unico rischio è di finire la bottiglia prima di accorgersene....da provare con i torcetti piemontesi!!

Moscato d'Asti docg Surì Sandrinet 2010 - 5 %
Azienda Agr. Cerutti
Via Canelli, 205
Cassinasco (AT)
0141-851286



giovedì 22 settembre 2011

Una serata alla scoperta dei vini autoctoni italiani...

L'occasione era ghiotta...e in primis credo sia il caso di ringraziare Go Wine che ha portato a Roma produttori provenienti da tutta Italia con un comune denominatore: vitigni autoctoni. L'Italia è un paese così ricco di storia e tradizioni vitivinicole che, almeno per quanto mi riguarda personalmente, continuo ogni volta a stupirmi per le chicche e le sorprese offerte e nascoste magari in angoli remoti della nostra penisola. Fatta questa doverosa premessa, partiamo nel nostro "viaggio" alla scoperta di questa Italia vinicola un pò lontano dai riflettori.....
Prima sorpresa della serata: Valle d'Aosta, da uve prie blanc, il Blanc de Morgex et de la Salle di Ermes Pavese, nelle due versioni in acciaio e con 12 mesi di legno, esprime una finezza e una eleganza nei profumi che non poteva passare inosservato.
Girando per i tavoli mi sono poi imbattuto in un vitigno che per l'eleganza floreale nei profumi e la delicatezza nel fruttato non può passare inosservato: stiamo parlando della lacrima, che trova tra le colline marchigiane di Morro d'Alba, la sua zona di elezione, magistralmente resa in bottiglia da un esperto viticoltore come Mancinelli. Andando più a sud, restando sull'Adriatico, c'è un altro vitigno a bacca rossa da poco riscoperto e coltivato in una piccola regione non molto nota da un punto di vista vinicolo, ma secondo me dalle grandi potenzialità: sto parlando del Molise, e della Tintilia di Cantine Cipressi, giovane e appassionata realtà, che vinifica questo vitigno in acciaio, in legno e addirittura in versione passita: da provare!!!
Mi sposto sul versante tirrenico e in Campania felix, ho assaggiato dei bianchi veramente interessanti che da tempo immemore sono coltivati in queste terre, e in alcuni casi, solo da poco emersi alla ribalta del panorama vinicolo nazionale. Per esempio, Cantine Olivella coltiva nei vitigni di proprietà alle pendici del Vesuvio due vitigni a bacca bianca, catalanesca e caprettone, sia in blend che in purezza, e che su questi terreni vulcanici riescono a esprimere potenza olfattiva, struttura e una interessante mineralità. Oppure, se guardiamo ai più "famosi" greco e fiano, segnalerei due piccole realtà, rispettivamente Cantine dell'Angelo per il Greco e Cantina del Barone per il Fiano, i quali hanno intrapreso un percorso di valorizzazione di questi vitigni, realizzando vini che mirano a mantenere la tipicità e le caratteristiche olfattive e gustative del vitigno stesso, nonchè a riflettere nel vino le peculiarità del terroir con note zolfose e una spiccata mineralità.
Passo da sud a nord, arrivando in Friuli, dove ho trovato con piacere un ottimo Schioppettino, prodotto da Marco Scolaris, piccola azienda del Collio, dagli eleganti sentori fruttati e una sottile trama speziata; ma la vera chicca è uno spumante metodo charmat da uve ribolla gialla, dai delicati sentori di fiori d'acacia amalgamati a una ottima freschezza e una struttura che non ti aspetti. Restando in regione, una citazione merita un ottimo Verduzzo friulano, realizzato da Scubla, dalle note eteree e dalla piacevole dolcezza. Restando in tema di vini dolci, un'altra scoperta della serata, è un'azienda sarda di Magomadas, Zarelli Vini, che produce malvasia di bosa "in tutte le salse"...si passa infatti da una versione secca "Contos", dal colore giallo paglierino e fini note di fiori di pesco, al "Licoro", una malvasia invecchiata di due anni in presenza di lieviti flor decisamente "porteggiante", terminando con uno stupefacente passito di Malvasia "Andula" dall'interminabile residuo zuccherino equilibrato da una decisa e acida freschezza. Per non farsi mancare niente c'è anche una grappa di malvasia e uno spumante....
Non potevano poi mancare i buoni Lambrusco del Consorzio Vini Mantovani, altra zona di elezione di questo vitigno, dove sono prodotti vini interessanti, forse più caratterizzati nelle componenti dure, con notevole freschezza e una certa "sabbiosità", e sicuramente meno dolci e fruttati della versione "emiliana". Tra questi da non perdere aziende come Gubertoni e Breda.
Infine, last but not least, come dicono gli inglesi, una interessante azienda ligure, Innocenzo Turco, che produce tra le colline savonesi, una guarnaccia in purezza, che matura 12 mesi in vasche di acciaio, dai dolci sentori di piccoli frutti rossi, dalle note balsamiche e speziate, e con una spiccata freschezza che lo rende un vino piacevolmente abbinabile a piatti di pesce tipici della tradizione ligure.

venerdì 16 settembre 2011

Vendemmia 2011 - Ottima qualità per l'Erbaluce di Caluso

E’iniziata questa settimana la raccolta delle uve destinate a dare l’Erbaluce di Caluso docg. La qualità sarà ottima ma i danni della grandinata di luglio si ripercuoteranno sullo standard di quantità. Il 2011 sarà un’ottima annata per l’Erbaluce di Caluso docg. A dichiararlo è il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Caluso, Carema e Canavese.

Nei vigneti della denominazione c’è, quindi, un gran fermento. Dopo la raccolta delle uve per il passito e lo spumante, conclusasi nei giorni scorsi, è ora la volta della produzione destinata a dare l’Erbaluce di Caluso docg nella tradizionale versione di vino fermo. La vendemmia, avviata a inizio settimana a Caluso, partirà tra qualche giorno in tutti i comuni della denominazione.

Grazie all’andamento climatico favorevole, registrato negli ultimi dieci giorni, con buone escursioni termiche tra giorno e notte, ora le uve Erbaluce stanno raggiungendo la piena maturazione ed il giusto sviluppo degli aromi. Lo stato sanitario delle uve è ottimo e l’acidità si mantiene buona. Il Consorzio grazie alla realizzazione delle curve di maturazione in tempo reale, analisi di laboratorio che permettono di fotografare il contenuto in acidi e zuccheri, è in grado di suggerire alle aziende il momento ideale della raccolta.


XIII Festa del Vino - Alba (CN), 25 settembre

Torna domenica 25 settembre 2011 la Festa del Vino, XIII edizione della manifestazione che porta in scena, lungo tutto il centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero. L’iniziativa, promossa da Go Wine è divenuta un appuntamento molto amato dal pubblico degli appassionati enoici, italiani ed esteri, che anche quest’anno avranno la possibilità di percorrere l’itinerario dalla Piazza del Duomo lungo tutta la “Via Maestra”, trasformata per un giorno in un’ideale ‘via del vino’. Nel corso delle precedenti edizioni, la manifestazione ha visto la presenza di realtà vinicole dei Comuni di Langa e Roero, mantenendo la sua connotazione di evento festoso, che richiama il tempo e il carattere gioioso della vendemmia, con il coinvolgimento delle realtà di promozione locale, delle cantine e delle botteghe del vino e delle associazione di produttori.

Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 i produttori, organizzati attraverso i Comuni partecipanti, presenteranno in degustazione le loro produzioni e promuoveranno la loro realtà territoriale e le loro manifestazioni. La disposizione dei banchi d’assaggio sarà organizzata per aree omogenee affinché i visitatori possano idealmente percorrere le varie aree di produzione. Dai celebri Barolo e Barbaresco, fiori all’occhiello del territorio, agli altri nobili vini delle Langhe e del Roero: il Nebbiolo d’Alba, il Roero, il Roero Arneis, la Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani, e molti altri vini ancora.

Nell’occasione verrà promossa una particolare degustazione guidata che si svolgerà alle ore 16.00, dedicata al Barbaresco 2008 in cui si approfondiranno, attraverso diverse etichette, i di distinti “cru” del territorio di produzione.

Come ogni anno la Festa del Vino apre le porte nel segno dell’ospitalità ad altre realtà della viticoltura piemontese: nel 2011 il territorio ospite sarà la zona dei Nebbioli del Nord rappresentato dall’Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo del Nord Piemonte che animerà il banco d’assaggio presente lungo il percorso di degustazione.

La Festa del Vino si svolge d’intesa con l’Ente Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, con la collaborazione di Ente Turismo Alba, Bra Langhe e Roero, Banca d’Alba, Gino Mercedes S.p.a., Vallechiara, Generali Ass.ni, Marchisio Moto, Immobiliare Langhe, Vincafè e Bianco Rosso Rosè.

Moscato sotto le stelle - Cherasco, 23 settembre

Farà tappa venerdì 23 settembre con orario 19-22.30 a Cherasco presso il ristorante Vittorio Veneto il sesto appuntamento del tour dell’undicesima edizione del Moscato sotto le stelle.

L’iniziativa è ideata e promossa da Go Wine, associazione nazionale di consumatori-turisti del vino, che promuove la conoscenza di questo storico vitigno con l’organizzazione di banchi d’assaggio in diverse località d’Italia.
Ristorante_Vittorio_VenetoSono oltre 80 le etichette presentate in degustazione, in ogni serata del tour, in un viaggio ideale attraverso i territori del vino.
I banchi d’assaggio saranno allestiti per aree tematiche omogenee: Moscato d’Asti, Moscato del Nord e Centro Italia, Moscato del Sud e delle isole, Moscato del Mondo.

Il costo della degustazione è di euro 15, che consente la degustazione libera di tutte le etichette protagoniste in abbinamento a proposte a buffet realizzate dallo storico ristorante.

Per informazioni:
Associazione Go Wine
Telefono: 0173 364631
Email: stampa.eventi@gowinet.it
Sito: http://www.gowinet.it
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Ristorante Vittorio Veneto
Telefono: 0172 489193
Email: info@ristorantevittorioveneto.it
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Sito: www.ristorantevittorioveneto.it

Alla scoperta dei vini autoctoni italiani - Go Wine Roma, 20 settembre

“BUONO…NON LO CONOSCEVO!”

Alla scoperta dei vini autoctoni italiani

Un evento esclusivo che propone in degustazione vini di qualità, fortemente legati alla cultura di tanti e diversi territori italiani (Roma 20 settembre - Hotel Quirinale, Via Nazionale 7).

Programma e orari:

Ore 16,30 – 19,00: Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali (titolari di Ristoranti, Enoteche e Wine Bar)

Ore 19,00: Apertura Banco d’Assaggio al pubblico alla presenza delle aziende

Nel corso della serata breve conferenza di presentazione

Ore 22.00: Chiusura Banco d’Assaggio

Go Wine riprende l’attività a Roma con l’appuntamento ormai tradizionale di settembre interamente dedicato ai vitigni autoctoni italiani. Un parterre importante di aziende incontrerà direttamente il pubblico, un’ enoteca completerà l’offerta della degustazione. Al centro dell’attenzione la ricchezza del vigneto italiano, fatto di tante realtà legata per storia e cultura a diversi territori.

Ogni azienda, oltre al vitigno-vino protagonista, presenta e racconta al pubblico in degustazione altri vini rappresentativi della propria produzione.

Partecipano in forma diretta al banco d’assaggio le aziende:

Cantina degli Astroni – Napoli; Cantine Olivella – S. Anastasia (Na); Caruso & Minini – Marsala (Tp); Casa Divina Provvidenza – Nettuno (Rm); Cascina Castlet – Costigliole d’Asti (At); Castello di Modanella – Rapolano (Si); Marisa Cuomo – Furore (Sa); Cantina del Barone – Cesinali e Dell’Angelo – Tufo (Av); Endrizzi – S. Michele all’Adige (Tn); Feudi di San Marzano – S. Marzano di S.G. (Ta); Gigante Adriano – Corno di Rosazzo (Ud); Giordanino Teresio – Costigliole Saluzzo (Cn); Gagliano Marcati – Sommacampagna (Vr); Innocenzo Turco – Quiliano (Sv); Le Barbaterre – Quattrocastella (Re); Montalbera–Terra del Ruchè – Castagnole M.to (At); Moschioni – Cividale (Ud) Provenza – Desenzano D/G (Bs); Cantine Sant’Andrea – Terracina (Lt); Scolaris – S. Lorenzo Isontino (Go); Terzini – Tocco di Casauria (Pe); Tiberio – Terranuova Bracciolini (Ar); Viticultori Associati – Canicattì (Ag); Zarelli – Magomadas (Or)

Nella selezione in Enoteca i vini di:

Bricco Mondalino – Vignale Monferrato (Al); Cantina d’Isera – Isera (Tn); Cantine Cipressi – S. Felice del Molise (Cb); Cantine Due Palme – Cellino S.Marco (Br); Cascina Zoina – Oleggio (No); Ciabrelli – Castelvenere (Bn); Colli Ripani – Ripatransone (Ap); De Tarczal – Isera (Tn); Garrone Evasio & Figlio – Grana(At); I Pampini – Latina; Il Vino dei Padri – Monale (At); Librandi Antonio & Nicodemo – Cirò Marina (Kr); Mancinelli Stefano – Morro d’Alba (An); Olivero Pietro – Vezza d’Alba (Cn); Pavese Ermes – Morgex (Ao); Rivera – Andria (Ba); Tenuta Adragna – Trapani; Vini dei Burubò – Bagnacavallo (Ra); Scubla Roberto – Ipllis di Premariacco (Ud).

Il costo della degustazione è di € 15,00 (€ 10,00 Soci Go Wine, € 12,00 Soci Ais, Fisar, Onav).

ATTENZIONE: Per una migliore accoglienza è consigliabile confermare la presenza alla serata ed il numero di eventuali accompagnatori all’Associazione Go Wine, telefonando al n°0173/364631 oppure inviando un fax al n°0173/361147 o un’e-mail a stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di martedì 20Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

venerdì 2 settembre 2011

L'Erbaluce di Caluso si racconta... - Ivrea 21,22 ottobre

L'Erbaluce è uno dei vitigni italiani il cui nome è indissolubilmente legato al territorio; infatti si produce solo nel Canavese.
Vino bianco sorprendente e profondo, capace di raggiungere notevole complessità, è stato tra i primi vini italiani ad ottenere la DOC nel 1967. Il suo nome si deve alla favola di Albaluce, la cui leggenda racconta che un tempo queste colline erano popolate da ninfe e dei; l'Alba e il Sole erano tra questi, innamorati ma destinati a non incontrarsi mai. Dal loro amore, grazie ad un'eclissi e all'intercessione della Luna, nacque la ninfa Albaluce la cui bellezza e grazia spinse l'uomo ad offrire ogni sorta di dono e omaggio. Spinto da questa necessità, l'uomo ricercò nuove terre fertili deviando il corso del lago che però travolse ogni cosa seminando morte. Il dolore fu tale che dalle lacrime di Albaluce stillate in terra nacquero tralci di vite dai dolci frutti, un uva bianca dal nome Erbaluce.
"Erbaluce: la favola di un vino" è appunto l'occasione di incontrare le 27 aziende consociate produttrici, nonchè di visitare una città ricca di fascino e storia come Ivrea e il Castello di Masino, uno dei luoghi più celebri del FAI. L'evento organizzato dal Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Caluso, Carema e Canavese, offrirà per la prima volta ad esperti, giornalisti, operatori del settore e appassionati, la possibilità di conoscere i produttori dell’ Erbaluce di Caluso e degustare il vino in tutte le sue interpretazioni: fermo, Spumante e Passito.
Nella giornata di sabato, presso la chiesa di San Bernardino di proprietà della famiglia Olivetti, lci sarà la degustazione riservata a stampa ed operatori. Domenica, invece, sarà la volta dell’imponente Castello di Masino, dove nelle scuderie del castello, l'Erbaluce di Caluso incontrerà gli appassionati di tutta Italia.
A rendere ancor più interessante l'evento sarà la presenza di una regione enologica ospite: il Maconnais, area del sud della Borgogna, terra conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per i suoi vini bianchi nobili e di grande fascino.


mercoledì 31 agosto 2011

Vinestate XXXV ediz. - Torrecuso (BN) dal 2 al 4 settembre

Parte tra poco anche quest'anno la rassegna dedicata all'Aglianico del Taburno, giunta ormai alla XXXV edizione. Protagonista assoluto della rassegna sarà quest'anno il colore rosa. 'La vigne en rose' rappresenta, infatti, un invito a conoscere con pienezza l'altra faccia del mondo vino, quello rappresentato dal ricco universo femminile, ma è anche un invito all'ottimismo, a cogliere la realtà con stato d'animo sereno, condizione che aiuta non solo a riconoscere il lato positivo delle cose, ma anche a percepire un numero maggiore di elementi e di dettagli.
Le tre serate di degustazione animeranno il suggestivo centro storico di Torrecuso: in un'atmosfera accogliente, diciannove cantine dell'areale del Taburno accoglieranno i turisti del vino che giungeranno per degustare le tipicità dei vini aglianico, ma anche falanghina, coda di volpe e piedirosso.
Tra i tanti eventi che caratterizzano la tre giorni, è da segnalare sicuramente l'incontro in programma per la mattinata di domenica 4 settembre (ore 10.30), con una degustazione di vecchie annate dell'Aglianico del Taburno che sarà guidata dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro.
Ad impreziosire ulteriormente la rassegna, la campagna 'Adotta una vigna' proposta in collaborazione con l'Associazione Aglianico del Taburno e la possibilità di godere del fascino della suggestiva campagna torrecusana grazie all'iniziativa 'Andar per vigne' che si concretizza con la collaborazione con lo staff di percorsidivini.it. Non mancherà la buona gastronomia, quella proposta dagli 'Appuntamenti a tavola', un invito alla scoperta della cucina locale in collaborazione con la Scuola del Gusto.

Per ulteriori informazioni e per le prenotazioni ai diversi incontri in programma si può contattare i recapiti 0824.816670 - 393.9082800.

mercoledì 1 giugno 2011

Moscato Wine Festival - Torino (10,11 giugno)

Il Moscato Wine Festival giunge all'undicesima edizione: si svolgerà a Torino nel 2011 nei giorni di venerdì 10 e sabato 11 giugno (orario 19-23,30). L’evento, promosso da Go Wine, cambia sede e sarà ospitato presso gli ambienti del Golden Palace Hotel, utilizzando tutta l’area del Golden Garden, l’elegante cortile esterno, e le sale interne per le degustazioni tematiche e professionali.

Sarà una due giorni di degustazioni speciali con un vero e proprio omaggio al Moscato, vitigno ricco di storia e di cultura, presenti in ogni regione in Italia come in molti Paesi del mondo. La sua diffusione si accompagna con la storia di molte terre del vino: il Moscato Wine Festival rappresenta un’occasione unica per conoscere un universo di vini straordinario, in un viaggio ideale, calice alla mano, fra molti territori.

I vini saranno presentati in degustazione attraverso banchi d’assaggio, con la presenza diretta di produttori e l'allestimento della "Grande Enoteca del Moscato italiano" che farà percorrere al pubblico una sorta di itinerario fra le varie realtà regionali, partendo a Nord dalla Valle d’Aosta,giungendo fino alla Sicilia, a Pantelleria. Nell’Enoteca si presenteranno anche le distillerie con una selezione di grappe di Moscato italiane.

In un apposita sezione saranno presentati i vari volti del Moscato nel mondo, con una selezione dedicata quest'anno ai moscati francesi; in più "Pianeta Bollicine" ci accompegnerà con una selezione di spumanti piemontesi prodotti con uve autoctone.


Per maggiori info e contatti:

info@gowinet.it

segreteria organizzativa tel. 0173/364631


martedì 8 marzo 2011

La Strada del Cesanese porta a Roma.... - 22 marzo

Volevo segnalare un appuntamento dedicato al Cesanese, imperdibile per gli estimatori dei vini laziali, in quanto a mio parere è la migliore espressione vinicola della regione. Vitigno autoctono a bacca rossa rappresentativo delle province di Roma e Frosinone, e in particolare dei territori di Anagni, Acuto, Piglio, Serrone, Paliano e Affille: territori che oltre a custodire le tracce della dominazione di popoli come Equi ed Ernici e successivamente dell'influenza delle vicende papali, presentano una tradizione vinicola che ha lontane radici nel passato.
La Strada del Vino Cesanese, in collaborazione con GoWine, promuove
questo evento nella ormai consueta location romana dell'Hotel Quirinale (via Nazionale, 7), dove il Cesanese del Piglio docg e il Cesanese di Affile doc saranno presentati oltre che nella loro tradizionale versione secca, anche in una insolita e originale interpretazione passita e da meditazione.
Di seguito l'elenco delle aziende partecipanti:

CANTINA FORMICONI –
Affile
CANTINA SOCIALE CESANESE DEL PIGLIO

CASALE DELLA IORIA
Anagni
CASALE VERDE LUNA –
Anagni
COLETTI CONTI
Anagni
COLLINE DI AFFILE –
Affile
CORTE DEI PAPI -
Anagni
ELENA SINIBALDI -
Paliano
EMME – VIGNETI MASSIMI BERUCCI -
Piglio
LA VISCIOLA -
Piglio
MANFREDI OPIFICI -
Piglio
PETRUCCA E VELA -
Piglio
PILEUM
- Piglio
RAPILLO -
Serrone
TERRE DEL CESANESE –
Piglio

.......e il programma dell'evento:

17.00-18.00 Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali
18.00 - 22.00 Banchi d’assaggio e breve presentazione della degustazione

Per maggiori info e prenotazioni:

Go Wine
tel. 0173/364631
fax 0173/361147
e-mail: stampa.eventi@gowinet.it



giovedì 3 febbraio 2011

Vini Naturali, Roma 5 - 6 febbraio 2011

Mancano solo pochi giorni e Roma diventerà palcoscenico di eccezione per una manifestazione che oramai sta diventando un classico negli eventi "vinicoli" della capitale: stiamo parlando di Vini Naturali, evento legato al mondo dei vini "naturali", tema che definirei un pò modaiolo e abbastanza provocatorio, appunto perchè bisognerebbe prima arrivare a una definizione di "naturale" che metta tutti d'accordo e che vada oltre quella che per me è anche un pò la moda del momento....
Quest'anno c'è stata sicuramente una maggiore selezione tra i produttori, con evidente vantaggio in termini di spazi offerti alla degustazione. 80 aziende vinicole e uno spazio dedicato alle birre artigianali faranno la gioia di appassionati e avventori che si fionderanno il 5 e il 6 febbraio nella sempre affascinante location dell'Hotel Columbus, in via della Conciliazione. La manifestazione sarà aperta al pubblico dalle ore 12 alle 20.
Saranno presenti vignaioli provenienti dal nostro paese, ma anche d’oltralpe, aderenti a varie associazioni come Triple "A", VinNatur, Renaissance Italia Vini Veri, oltre ad alcuni indipendenti…


Ecco l'elenco delle aziende partecipanti:

Per maggiori info si può visitare il sito web della manifestazione www.vininaturaliaroma.it

Tiziana Gallo
Tel. 338/85.49.619
E-mail
tizianagallo@libero.it

mercoledì 26 gennaio 2011

Taurasi vendemmia 2007

Soltanto nei prossimi mesi sarà possibile un primo vero bilancio di Taurasi Vendemmia 2007, evento di presentazione della nuova annata del più importante rosso irpino a stampa specializzata ed operatori, svoltosi nel week end scorso (dal 21 al 23 gennaio 2011) presso il Castello Marchionale di Taurasi.
Da una parte sarà importante leggere con attenzione i report dei circa 50 giornalisti del vino accreditati e verificare i trend di acquisto dei 200 operatori intervenuti; dall’altra sarà fondamentale verificare l’evoluzione di vini molto giovani, imbottigliati da poco e bisognosi di affinamento per esprimere tutto il proprio potenziale.
A partire da quest'anno il gruppo di lavoro e le aziende hanno voluto intraprendere una strada diversa che ha riguardato il nuovo sistema di valutazione dellle annate. Si è voluto sottolineare ancora di più lo spirito che dà senso ad un operazione di questo tipo: costruire una memoria storica condivisa sui millesimi irpini, aggiornare periodicamente un taccuino di viaggio e informare i consumatori sui punti di forza e punti di debolezza di una nuova annata. Si è scelto di abbandonare il tradizionale sistema di attribuzione del rating, da uno a cinque stelle, ritenuto troppo limitante e poco argomentativo, per adottare una scala in ventesimi costruita con l’apporto di quattro parametri, ognuno valutato da uno a cinque punti.
I primi due sono stati affidati ad un gruppo di enologi, agronomi e produttori operanti sul territorio, chiamati a dire la loro sul valore del millesimo per quanto riguarda l’andamento climatico e le specifiche agronomiche, sanitarie ed analitiche ad esso legate. Il profilo di una stagione anticipata, calda e asciutta, con rilevanti escursioni termiche, si è tramutato in un giudizio di 4 punti su 5. Ottiene invece il massimo, cinque su cinque, la valutazione dei dati colturali ed enologici: mai come nel 2007, infatti, la stragrande maggioranza dei viticoltori ha potuto portare in cantina uve sane e a perfetta maturazione, specialmente per quanto riguarda la grana dei tannini. Annata che si presentava ai nastri di partenza, dunque, con aspettative molto elevate, non completamente confermate nella degustazione riservata alla stampa. Il panel dei giornalisti accreditati aveva il compito di fotografare sinteticamente altri due parametri, vale a dire la qualità media dei campioni assaggiati e le loro prospettive di invecchiamento. Il livello generale ha offerto un quadro come al solito contrastante, con una serie di vini corretti ed equilibrati ma poco personali e non sempre riconducibili alle sottozone territoriali di provenienza. Ne è scaturito un punteggio di tre punti su tre. Più ottimistica la previsione riguardo al potenziale di longevità: i Taurasi 2007 appaiono già abbastanza leggibili e risolti, ma per struttura e nerbo acido-tannico sembrano vini in grado di affrontare senza problemi evoluzioni medio-lunghe. Quattro punti su cinque.
La manifestazione va dunque in archivio con un primo rating sull’annata 2007 di 16/20 (annata ottima), anche se uno dei principali compiti di questo nuovo sistema sarà proprio quello di verificare ed eventualmente riscrivere periodicamente la sintesi numerica dell’annata attraverso continue retrospettive significative per gruppo di vini e parterre di assaggiatori.