Uno di questi è sicuramente Luca Gili. Persona autentica, legata al territorio canavesano e alle sue radici, ai suoi colori e profumi, che dopo aver lavorato con alcune realtà canavesane, decide di ristrutturare una vecchia officina e mettersi in proprio in quel di Settimo Rottaro, per cercare di fare il "vino del territorio".
La sua filosofia è molto chiara ed è pienamente rappresentata nei vini prodotti, i quali a suo dire devono essere "autentici" e offrire nonchè preservare ciò che dà la vigna. Questo si traduce in pratica nel rifiuto di utilizzare concimi e diserbanti chimici, e altri trattamenti non naturali in vigna, fermentazioni spontanee, pochissimi travasi e nessun filtraggio in cantina.
Ovviamente il nostro Luca utilizza solo vitigni autoctoni del Canavese, riscoprendo anche varietà meno utilizzate come il neretto gentile e il neretto duro, accanto ai più "famosi" erbaluce, barbera, freisa e nebbiolo.
Di seguito le note di degustazione dei suoi vini:
Il Bianco (2019) - Erbaluce 100% - Da macerazioni che variano dai 7/14 giorni, regalano un vino dal colore giallo ramato/ambrato, con sentori intensi di frutta matura quasi candita e miele. Sorso pieno e strutturato, ma anche di buona freschezza. Persistente e profondo.
Lo Sbagliato (2019) - Erbaluce 100% - Anche qui vino da lunga macerazione e successivo affinamento in botte, con un deciso colore giallo ambrato. Al naso note di frutta candita ed esotica, camomilla, a cui seguono note ossidative iodate. In bocca esprime al meglio il suo carattere, è potente, carico e rotondo, con una piacevole nota fumè. Ottima e lunga persistenza che completa un vino di personalità, quasi da meditazione.
Rossovino (2019) - Barbera 100% - Ottenuto da uve barbera di vecchie vigne, lavorate con fermentazioni spontanee e successivo affinamento in legno per 18 mesi. Rosso rubino intenso e carico. Naso su note scure di frutti di bosco, ma anche spezie e un elegante balsamico. In bocca il sorso è pieno, sostenuto da notevole freschezza ma anche da una morbidezza molto delicata. Una interpretazione di barbera "elegante" in doppio petto.
Nerastro (2019) - Neretto duro 100% - Da vecchie vigne, fermentazione spontanea e affinato 18 mesi. Rosso dai riflessi purpurei, all'olfattiva presenta freschi sentori di mora e prugna, ma anche delicate note floreali, che trovano corrispondenza in bocca con una freschezza molto ben dosata. Tannino gentile e mai aggressivo.
Uvaggio (2019) - Neretto duro, Nebbiolo, Neretto gentile, Croatina, Uva rara, altre varietà autoctone - Blend di una serie di vitigni autoctoni con percentuali che variano a seconda dell'annata, lunga maturazione in vigna e affinamento in legno per 18 mesi. Naso con prevalenza di sentori di frutta a bacca rossa e influssi balsamici, al sorso si evince una ottima freschezza accompagnata da un tannino un pò scontroso all'inizio ma che poi si apre con eleganza, e a interessanti note ematiche e ferrose.
Cobalto (2019) - Nebbiolo 100% - Rosso rubino scarico, al naso è balsamico, speziato, ematico e con delicate note floreali di violetta. Sorso centrato, intenso e con ottima struttura e freschezza gustativa, oltre a lunga persistenza. Il tutto raccordato da un tannino che ho trovato raffinato ed elegante.
Grafite (2019) - Neretto gentile 100% - Raccolto da vigne di oltre 50 anni, anche qui, come è nella filosofia del produttore, abbiamo fermentazioni spontanee, nessun filtraggio e affinamento in botte per 18 mesi. Rosso rubino intenso. All'olfattiva svettano note di visciola, amarena e lampone, una nota vanigliata leggera, ma anche sentori floreali di rosa. Al palato è caldo, fruttato, vinoso e ampio, come un velluto che sfiora le papille gustative, accompagnato da un tannino arrotondato, levigato e quasi "gentile".